Menu
A+ A A-

Laboratorio di calcio. Dai 6 ai 10 anni: 1000 giochi, esercizi, lezioni, allenamenti e proposte didattiche

Nessuna valutazione Produttore BasketCoach.Net Email
Prezzo di vendita, tasse escluse18,00 €
Prezzo base18,00 €
Prezzo base per variante18,00 €
Modificatore prezzo variante:
Sconto
Ammontare IVA
Prezzo standarizzato:
Prezzo di vendita: 18,00 €

Disponibilità:
1
Avvisami!

Descrizione

LO TROVI SU AMAZON DA QUESTO LINK

OGGI NEL GIOCO DEL CALCIO C’È ANCORA TEMPO E SPAZIO PER PENSARE?

“La percezione è tutto”, in un ambiente così variabile come quello del gioco del calcio, saper percepire correttamente ciò che accade intorno a sé, è fondamentale per chi gioca.
Grazie agli studi del neuro scienziato Benjamin Libet sappiamo che tra l’azione che segue lo stimolo e la “realizzazione” consapevole di ciò che accade, c’è un ritardo medio di circa 350ms.
Per essere più chiari, il nostro cervello conosce già, molto prima di noi, cosa sceglieremo di fare e si prepara a compierlo; quindi, “l’attivazione di un atto volontario spontaneo” di solito inizia, in maniera inconscia: il corpo agisce prima che il cervello capisca.
Chi gioca (dal bambino al giovane, dal giocatore esperto al professionista), nelle diverse situazioni di gioco, prima di agire non pensa, esegue e la consapevolezza di ciò che ha eseguito arriva dopo, ma è tardi!
Una partita di calcio è composta e determinata da molteplici scelte che si susseguono in pochissimi istanti, ognuna delle quali cambia la dinamica degli eventi e buona parte delle azioni che avvengono sono frutto di processi di “scelta inconscia”, in cui chi gioca, agisce affidandosi alle esperienze precedenti (“inconscio”) e alle emozioni vissute (“subconscio”).
Il modo migliore per abituarsi ad agire in maniera efficace all’interno della complessità del gioco è quello di sperimentarla continuamente, di farne il più possibile esperienza (“cassetto della memoria”).
Le esecuzioni dei gesti tecnici di chi gioca sono soggette a continue fluttuazioni nella loro riproduzione, con risultati completamente diversi da un’esecuzione all’altra (in special modo nei bambini e nei giovani) e solo attraverso l’esperienza, si può riuscire ad ottenere da un’azione la massima efficacia.
Tutti questi concetti sono stati elaborati dal prof. Wolfgang Schöllhorn nello sviluppo del “Differential Learning” (DL), metodo di allenamento fondato sul principio della “ripetizione senza ripetizione” già indagata da Bernstein.
Si tratta di riprodurre il processo di ricerca della soluzione, aumentando l’instabilità di partenza con dei vincoli e condizionamenti, così da ottenere un livello di complessità superiore.
Attraverso la variazione degli spazi, delle forme del campo di gioco e degli obiettivi, l’introduzione di vincoli e di condizionamenti (ad esempio il realizzare un gol in miniporte poste in posizioni strategiche del campo), si sperimenta la libera interpretazione di chi gioca.
La “realtà del gioco” è sempre meno adattabile a un copione già scritto e necessità sempre di più di protagonisti che sappiano percepirla interpretarla e viverla.

Recensioni

Nessuna recensione disponibile per questo prodotto.

Contattaci

Login or Registrati